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  • Immagine del redattoreAnna Barbieri

Piacere Piacenza – Palazzo Farnese

In aprile ricorre la giornata mondiale della slow art, l’arte lenta.

Seguendo le masse nei musei cult, si dedicano in media 17 secondi ad un’opera! Durante slow art day, ci si concentra su tre opere, in due ore. Lo slow art è un evento globale, che vuole aiutare le persone a scoprire la gioa di guardare un’opera d’arte, da soli, ascoltando le proprie reazioni e senza mediazione di esperti…

E’ una scoperta emozionante; io l’arte l’amo così, personale (che mi commuove quasi) e non erudita (quella che manda a memoria il nome dell’artista, l’anno ecc.).

Ne approfitto per raccontare un’opera inaspettata da visitare a Piacenza, la città il cui motto ammiccante è ‘Piacere, Piacenza...’. L’ovale di Botticelli che si trova al Palazzo Farnese vale da solo la visita (una Madonna con bambino dai colori brillanti). Il museo offre però anche altre sale espositive molto interessanti (carrozze, affreschi medioevali…). Da citare il fegato etrusco, un bronzo scolpito che riproduce un fegato di pecora (lo avrete visto sulle copertine dei libri scolastici di storia) che testimonia di pratiche religiose etrusche (sacrifici ed interpretazione dei presagi).

Piacenza ha molto da offrire, sia dal punto di vista gastronomico che culturale. Se volete passarci le feste di fine anno come ho fatto io, vi consiglio il Castello di Rivalta per la sera del veglione. Io l’ho visitato di giorno ed era già molto attraente!

PS: mi accorgo con orrore di non avere fatto una foto del Tondo di Botticelli… Bisogna proprio andare a Piacenza a vederlo... Magari in occasione della prossima edizione dello Slow art day!


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