Ho già spiegato il mio progetto familiare in corso da qualche anno, un Camino di Santiago, nostrano: la via degli Dei, il percorso storico da Bologna a Firenze (vedi post ‘Da Bologna a Firenze’).
Io che non sono mai stata una camminatrice, piuttosto da vacanze al mare sullo sdraio… mi sono appassionata con ardore al trekking. Con ardore a modo mio, visto che un trekking che dura 5 giorni circa (la via degli Dei) mi prenderà cinque anni (perché approfittiamo per fare qualche ora di marcia ogni volta che siamo in Italia).
Di recente abbiamo percorso il tratto del Contrafforte Pliocenico, sulle colline fuori Bologna. Un acquedotto romano, fossili per i più fortunati e, in inverno, una nebbia che fa sembrare il paesaggio onirico.
Ho letto molto sulla filosofia del camminare… sicuramente più del tempo che ho dedicato all’atto del camminare vero e proprio!
C’è un periodo nella vita in cui la natura è noiosa. Poi con gli anni le cose cambiano… la natura, una passeggiata, svuotano la mente dalle tante preoccupazioni ‘mondane’. Ogni passo è un respiro antiossidante.
Camminare dura più a lungo di ogni altra forma di movimento. Per questo espande i tempi e allunga la vita! Avere un obiettivo, sfidare il trascorrere del tempo, dare senso al disordine, rallentare il ritmo, riflettere, una dose di avventura e prestazione fisica equilibrata... camminare rappresenta tutto questo, una vera walk-therapy.
L’immagine della natura è cambiata anche nel corso dei secoli. In passato, in carrozza si chiudevano le tendine per non vedere la natura selvaggia e pericolosa. Dopo la rivoluzione industriale e l’urbanizzazione, l’interesse per la natura è cambiato. Camminare rende il mondo più interessante e più grande. Dà il tempo di apprezzare i dettagli.
Una ricerca del National Geographic indica che la natura contiene ‘forme frattali’, strutture geometriche dove una parte richiama la forma del tutto (come un abete in cui ogni ramo è approssimativamente simile all’intero albero), in un ordine che parla alla nostra mente, al di là di un apparente caos; la natura c’è, non ci chiede un’opinione; è relativa e relativizza tutto.
Come diceva Ghandi, camminare significa partire con dei problemi e arrivare con delle soluzioni.
E ora via, infilo le scarpe per fare qualche chilometro non solo filosofico…

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