L’idea per questo articolo ci arriva direttamente da Bologna, grazie Paola Dozza!
L’Emilia Romagna e, più precisamente, la zona di Bologna e Modena, è definita la Packaging Valley. Infatti, qui l’industria metalmeccanica dei macchinari per imballaggio è un’eccellenza, grazie a molte aziende storiche, che hanno fatto e continuano a fare scuola.
Questo settore ha un legame molto forte con il Belgio, visto che le macchine nostrane vengono vendute ad aziende belghe per l’imballo di scatole di cioccolatini.
Non lo sapevate eh?
Il packaging, detto comunemente imballaggio, involucro o confezione, è lo strumento che contiene, protegge, conserva e presenta un prodotto rendendolo disponibile nello spazio e nel tempo per l’utilizzatore finale. [fonte https://www.pactur.it/category/mondo-packaging/]
Anche il Museo del patrimonio industriale di Bologna testimonia di questa vocazione del territorio! Collocato in una fornace del XIX secolo ristrutturata, il Museo del Patrimonio Industriale documenta, visualizza e divulga (anche per bambini e ragazzi) la storia economico-produttiva di Bologna e del suo territorio dal Cinquecento, in cui la città era la patria della produzione della seta, fino ai tempi moderni.
Il passato è rappresentato nel museo da un modello in scala funzionante di mulino da seta alla bolognese. La storia recente mette, invece, in valore le macchine storiche dell’automazione a Bologna e del packaging, per la confezione delle bustine del tè, le caramelle ecc.
Ma la storia non si ferma: il settore è in fermento, volto al futuro e all’innovazione, come l’uso e la progettazione di smart packaging con aspetti di connettività e intelligenza distribuita [Internet of things]. Il packaging deve inoltre rispondere alle sfide della sostenibilità ambientale, come ad esempio la ricerca e lo sviluppo di biomateriali o la prevenzione degli sprechi alimentari. [fonte https://www.pactur.it/category/mondo-packaging/]
Infine vorrei menzionare il packaging bolognese contro il Covid : durante l’emergenza, sono state realizzate macchine confezionatrici (per produrre mascherine monouso e chirurgiche) ad uso delle aziende del territorio, che hanno adattato temporaneamente la loro produzione.
Come dice Paola, ‘il cuore dentro al packaging!’
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